Soooo cute!!! ^^ ^^
mercoledì 8 marzo 2017
giovedì 2 marzo 2017
4 anni di Cina!!!!
3 MARZO 2013 // 3 MARZO 2017
...E STASERA SI FESTEGGIA IL TERMINE DEL PROGETTO CHE CI HA CONDOTTI QUI 4 ANNI FA E SI BRINDA AD UNA NUOVA AVVENTURA IN TERRA CINESE!!!
BRAVO FRANCESCO!!!
EVVIVA THOR!
:)))))
Di Filippine e di integrazione
Siamo tornati da circa in mese da una vacanza molto rilassante nelle Filippine, a Puerto Galera, due ore di macchina e due ore di barca a sud di Manila. E' stata una bella vacanza, eravamo in 4 famiglie per 8 bambini dai 3 agli 11 anni ed e' stato senz'altro divertente vedere interagire i bimbi tutti insieme. Il bed and breakfast dove alloggiavamo (come unici ospiti, wow!) ci ha messo a disposizione una veranda molto graziosa dove fare colazione tutte le mattine, con una vista davvero unica sulla vegetazione tropicale e le montagne circostanti, e dove cucinare la cena dopo la giornata trascorsa fuori. Si' perche' uno dei papa', Marcus, e' brasiliano ed ha il pallino della cucina, quindi si e' offerto di preparare le pietanze principali, poi aiutato da noi: una sera pesce alla griglia, una sera granchio, una sera dei panini deliziosi molto tipici in Brasile - chiamati pan de queso - e una sera abbiamo ordinato uno stupefacente lechon, il maialino arrosto che e' invece uno dei piatti piu' tipici delle fantastiche e miti Filippine! I bambini hanno quindi scorazzato per il bed and breakfast e per la veranda, trasformando una stanza-ripostiglio in una specie di casa sull'albero (l'accesso era infatti tramite una scala abbastanza ripida che escludeva i tre-enni e i quattr-enni facendo sentire tutti gli altri molto grandi ed importanti), andando a caccia di gechi, imparando a giocare a scacchi e a biliardo, con in loro tavolo personale per consumare i pasti e, per la Fede, bevendo la Sprite per la prima volta!
Puerto Galera mi e' piaciuta perche' e' molto semplice e frequentata soprattutto da locali (filippini in genere e principalmente persone che vengono da Manila per il week end), quindi, rispetto per esempio a Boracay dove siamo stati 2 anni fa, e' una localita' meno internazionale e piu' rustica.
Poi, in generale, le Filippine sono una pausa e un diversivo rispetto all'Asia per vari motivi: credo siano l'unico paese asiatico dove non si mangia con le bacchette e dove le bacchette non vengono neppure messe a tavola quando si apparecchia; essendo di religione principalmete cattolica non si vedono templi, budda o monaci per le strade ed in effetti sembra di essere un po' in Sud America, anche perche' puo' capitare di sentir parlare spagnolo oltre al filippino. Inoltre sono particolarmente economiche...:)
Si inizia con 4 secoli di dominazione spagnola, dal 1521 circa, quando Magellano approda a Samar e rivendica il possesso del territorio per la Corona spagnola imponendo il cattolicesimo e bloccando di fatto la diffusione dell'islam.
Quando vennero 'scoperte", le Filippine non erano un paese coeso, ma un insieme di tante identita' quante le isole abitate.
Al declino della potenza spagnola corrisponde una politica sempre piu' repressiva da parte delle autorita' religiose a cui i locali iniziano ad opporre resistenza. La seconda meta' del XIX fa scandita da rivolte di piccoli gruppi di contadini che, non potendo contare su molti mezzi e vivendo in contesti isolati, vennero suffocate senza difficolta'. A fine Ottocento, la resistenza cambio' passo, grazie alla comparsa di una classe benestante di mestizos (Filippini nati dall'unione di indigeni e coloni spagnoli o immigrati cinesi) che avevano studiato in Europa e nutrivano aspirazioni nazionaliste e il cui piu' illustre esponente fu Jose' Rizal (fucilato dagli spagnoli nel 1896).
Nel frattempo, e riassumendo!, in un'altra colonia spagnola - Cuba - era in corso un'accesa disputa tra Spagna e Stati Uniti che si contendevano lo zucchero prodotto sull'isola. La Spagna dichiaro' guerra agli Stati Uniti e il conflitto si estese ben presto anche alle Filippine, dove la flotta Americana non tardo' ad arrivare, sbaragliando le navi spagnole e appoggiando la rivoluzione filippina che porto' alla nascita della Repubblica nel 1898.
Con la fine della Guerra, Filippine, Guam e Puerto Rico furono ceduti agli Stati Uniti. Esaltati dal primo assaggio di indipendenza, i filippini sfidarono gli americani e scoppio' una nuova guerra, con un numero crescente di vittime da entrambe le parti, sino alla vittoria degli Stati Uniti dopo anni di guerriglia.
Una volta firmata la pace, gli americani si dedicarono a sanare le profonde ferrite inflitte al paese, avviando riforme, come quella del sistema scolastico, che migliorarono le condizioni di vita dei filippini, da sempre tenuti nell'ignoranza dagli spagnoli.
Nel 1935 gli Stai Uniti approvarono la nascita di un Commonwealth of the Philippines (affermando la propria egemonia sull'arcipelago) ma la Seconda Guerra Mondiale arrivava anche qui.
Nel 1941 i giapponesi attaccavano le Filippine, occupandole per 3 anni sino alla distruzione complete di Manila nel '45, a causa delle atrocita' commesse dai giapponesi e dei bombardamenti americani che si erano fatti trovare impreparati.
Nel 1965 Ferdinado Marcos fu eletto presidente delle Filippine, ma dopo un avvio brillante e speranzoso, Marcos impose la legge marziale in tutto il paese, istituendo anche campi dove vennero condotti gli oppositori al regime e bloccando le liberta' di stampa e di espressione. Nel 1986 una rivoluzione pacifica partita dal basso, nota con il nome di People Power, sfido' il potere militare di Marcos ed ebbe successo.
Si posegue con una storia recente di corruzione, scandali, brogli elettorali, guerre interne alla droga e all'illegalita' e, non da ultimo, il problema del separatismo islamico che interessa la regione meridionale di Mindanao da decenni, con episodi di violenza, attentati e tentative di negoziati di pace.
https://it.wikipedia.org/wiki/Storia_delle_Filippine
E ora torniamo in Cina...Per i nostri amici rimasti a Xiamen durante le vacanze del Capodanno Cinese sembra essere diventata di moda la stay-cation, ovvero la vacanza nella propria citta' (da vacation, che significa vacanza e stay che significa stare, restare). Come funziona? Semplice: ci si trasferisce per qualche giorno in uno dei piu' begli alberghi di Xiamen, con piscina e terme, magari cercando di farsi dare un upgrade in una stanza piu' spaziosa di quella che si e' prenotata - una suite per esempio!- e il gioco e' fatto! Si mangia sempre fuori, colazione in camera, ecc..
Anche in Italia si sta diffondendo questa moda?
Ecco poi un piccolo pezzo di storia del Capodanno Cinese che ho trovato in in sito italiano e che mi piace copiare qui di seguito perche' e' un buon esempio di incontro tra Italia e Cina:
I cinesi celebrano venerdì 27 gennaio il Capodanno lunare che apre l'anno del Gallo di fuoco. Lo ricorda Green T., ristorante di cucina imperiale cinese a Roma e uno dei primi "etnici" ad entrare in guida Michelin, nel fornire "istruzioni" per questa giornata celebrata anche in Italia quale "festa della primavera". Dal momento che i cinesi credono che l'inizio condizioni tutto il resto dell'anno, sono moltissime le superstizioni e i tabù - avvertono da Green T. - a partire da un mese prima del Capodanno e continuano fino alla fine del quindicesimo giorno, Festa delle Lanterne.
Tra i tabù più curiosi, non fare le pulizie o lavarsi i capelli nei primi tre giorni, perché la cosa potrebbe spazzare / lavare via la buona fortuna. Anche il pianto di un bambino non è ritenuto di buon auspicio per la famiglia e guai a chiedere un prestito durante il Capodanno, la risposta sarà sicuramente un grande "no, no". Anche l'accattonaggio non è gradito.
Ma dove si esprime al meglio il desiderio di ben iniziare l'anno è certamente a tavola, durante il Cenone della sera della vigilia. Numerosissime portate, secondo la disponibilità di ognuno, si susseguono ghiotte. Ogni boccone è un augurio di prosperità, salute e successo. Tagliatelle lunghe di riso "mian tiao" augurano longevità, per questo non vanno servite spezzate, (piccola nota mia: in Lombardia, almeno nella mia famiglia, ricordo di aver sempre visto mia mamma spezzare gli spaghetti per cuocerli, forse per praticita'. Francesco, anni prima della Cina, mi ha sempre rimproverato per questa pratica...) ma intere. Gnocchi di riso e ravioli "jiao zhi", preparati in casa nel pomeriggio della vigilia, verranno serviti al cenone.
E' anche importante lasciare gli avanzi per il giorno successivo, perché questo significa che l'abbondanza traboccherà.
Mangiare dolci di riso segnava un tempo l'inizio della raccolta del riso in primavera. La tradizione di mangiare a Capodanno la torta di riso nian gao risale a oltre 3.000 anni fa. La parola cinese per la torta di riso, detta nella frase "nian nian gao sheng," è un augurio di "ad maiora", cioè "possa aumentare la prosperità anno dopo anno." Immancabile un bel piatto di Frutta, shui guo. I mandarini sono un frutto di stagione durante il Capodanno. La parola cinese per arance, "ju" in cantonese suona come "ji", che significa auguri e fortuna. I pomelo sono un altro frutto assai gradito, infatti in cinese pomelo è "Zhi", che suona come "si" , che significa "avere" in cinese.
Nei ristoranti cinesi presenti in Italia, in occasione del capodanno cinese vengono talvolta preparati piatti tipici della provincia di Zhejiang, in quanto la maggior parte dei gestori sono emigrati da tale provincia. Chi vuole, in questa occasione può gustare piatti della tradizione contadina, come le lingue di anatra o le zampe di gallina condite con aceto e coriandolo.
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Ho introdotto questo articolo parlando di integrazione Italia-Cina...bhe', da quando siamo qui le mie idee in fatto di integrazione stanno cambiando. Lo sto vivendo prima di tutto sulla mia pelle e attraverso semplici esempi di vita quotidiana. Quante amiche cinesi ho dopo 4 anni? Una, ed e' un tipo particolare, attratta dagli stranieri. Quante parole di cinese so dopo 4 anni? Quelle essenziali, e non guardiamo MAI la television in cinese, neppure il telegiornale. Anzi, ultimamente provo un grande piacere la domenica sera nel guardare RAI ITALIA (canale per gli italiani all'estero che manda in onda puntate gia' trasmesse di programmi Rai, senza pagare il canone, eh! Se trovo la Clerici -sic !- o un bel programma culturale godo proprio). Le mie frequentazioni e attivita' avvengono in inglese al 90% ma cascasse il mondo, una volta alla settimana almeno mi devo vedere con la mia amica Ale perche' sento l'esigenza di parlare italiano. I miei figli, senza imposizione alcuna, a scuola hanno scelto amici non asiatici, non cinesi. A tavola, quando la sera siamo tutti insieme per cena, io e Checco da qualche tempo fingiamo di non capire se la Fede ci parla in inglese...Italiano per favore!!!
Insomma, pur stando benissimo qui e non avendo nostalgia del Bel Paese, mi sono resa conto che ci si crea un micro mondo in cui si vive senza sapere nulla di quello che davvero ci circonda. Pur essendo curiosi, pur viaggiando, e' piu' facile che venga a sapere di una grave inondazione in Cina dal sito di qualche quotidiano italiano...
Non mi sento piu' di criticare i cinesi che hanno creato delle mini cittadelle a Prato e in Toscana (ovvio, criticabile e' che siano state o siano ancora a volte inaccessibili alla polizia e ai controlli)...perche' e' proprio un fatto naturale...l'integrazione e' difficilissima, forse l'ho gia' scritto, ma parlerei e spingerei piuttosto per una comprensione...
Poi io mi sento integrata qui....ma se mi chiedo dove sono integrata, la risposta sarebbe da interpretare....nella comunita' scolastica, nel gruppo delle mamme expa....
Difficile.....Impossibile.....
E all'estremo, super estremo, triste, perche' poi si alzano i muri di filo spinato (Sud Africa, Sud America) e si acuiscono le disuguaglianze economiche tra i diversi gruppi di appartenenza.
Bisognerebbe essere fluidi, flessibili, sapere tante lingue, essere poco materiali, possedere e consumare l'essenziale. Forse queste saranno alcune delle caratteristiche dell'uomo del futuro, un mix tra un'evoluzione non consumistica e un'anima epicurea. Lo auguro con tutto il cuore ai miei figli e ai loro amici di ogni nazionalita'!!!
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