lunedì 1 maggio 2017

Bellezza giapponese: Tokyo, Kyoto e Nara


Il Giappone e' stupendo ed e' assolutamente IL paese asiatico da visitare! Ne siamo rimasti affascinati, conquistati, incuriositi, ammaliati e il desiderio sarebbe quello di poterci tornare al piu' presto.
Due premesse: abbiamo visitato in una settimana alcune delle mete piu' classiche, come a dire Roma, Firenze e Siena per un turista che venisse in Italia e quindi le nostre impressioni non possono essere valide per tutto il paese e per tutti i Giapponesi.
Inoltre l'abbiamo fatto proveniendo dalla caotica Cina; di conseguenza, quelli che a molti possono sembrare dei limiti (la tranquillita', l'omogeneita', l'ordine assoluto, la pulizia imperante, l'essere assolutamente tutto programmato, ecc) a noi sono sembrati pregi!!!


Pubblichero' un racconto fotografico alla fine di questo post, unitamente ad alcuni pensieri che ci hanno colpito maggiormente...

I Giapponesi sono:
  • educati
  • silenziosi
  • sempre in fila
  • rispettosi degli spazi altrui
  • non alzano mai la voce
A Tokyo camminavamo un pomeriggio nel quartiere di Ginza (che la guida paragonava alla Fifth Avenue di New York) e sia io che Francesco abbiamo avvertito la stessa sensazione di trovarci in una situazione surreale: c'erano machine, c'era gente, ma tutto era silenzioso, ovattato, nessuno guardava o parlava al cellulare, le macchine scorrevano lente ed ordinate senza emettere suono....



In una settimana non abbiamo visto, DAVVERO, alcuna carta o spazzatura per terra!!! E' pulitissimo...Forse ai limiti della paranoia perche' in alcuni bagni pubblici la toilette e' dotata di in pulsante per attivare una melodia (a scelta tra varie ovviamente) al fine di coprire eventuali rumori imbarazzanti!!!
Capitolo a parte sono i WC,  dotati di mille gadget e spruzzini (getto del bidet e getto spary, entrambi regolabili a varie intensita', ma soprattutto seggetta autoriscaldante che tutta la famiglia ha adorato!).
Non si puo' fumare nelle strade e nei parchi, mentre e' permesso farlo, con moderazione, nei locali pubblici. Ogni tanto, per strada, capita di imbattersi nelle 'smoking rooms', stanze come quelle che ci sono negli aeroporti, dove la gente entra e si riunisce per fumare...

In metropolitana, sui marciapeidi di grande affluenza e sulle scale mobili, si cammina sul lato sinistro e si lascia quello destro libero per chi vuole procedure piu' velocemnete.
Inoltre si guida a sinistra, come in Gran Bretagna e in Tailandia.
Curiosando in internet ho trovato delle motivazioni storiche per la scelta del lato destro o sinistro...interessante:

"La circolazione dei veicoli sul lato destro o sinistro della strada è regolata dalle leggi specifiche di ciascuno stato. Attualmente, circa il 66% della popolazione mondiale guida a destra e il restante 34% guida a sinistra. I principali stati nei quali i veicoli tengono la sinistra sono Gran Bretagna, Giappone, India, Australia, Nuova Zelanda, Indonesia e diversi stati africani tra cui il Sudafrica.
Le motivazioni storiche
che hanno portato alla scelta di uno dei due sensi di marcia sono probabilmente legate alle abitudini dei cavalieri medievali e alle modifiche imposte successivamente da Napoleone. In pratica fino alla Rivoluzione Francese in tutta l'Europa era consuetudine per un viaggiatore che incontrava qualcuno proveniente dalla direzione opposta, a piedi o a cavallo che fosse, spostarsi sulla sinistra in modo tale da poter sfoderare la spade con la mano destra, in caso di necessità. Inoltre in Francia la consuetudine voleva che gli aristocratici viaggiassero con le loro carrozze velocemente sulla sinistra della strada mentre il popolo era costretto a mantenere la destra. I rivoluzionari imposero un cambiamento a quasta abitudine e nel 1794 venne introdotta a Parigi una legge che stabiliva di tenere la destra, ovvero il lato del popolo. Con l'ascesa di Napoleone e la conquista di gran parte dell'Europa vennero esportati e imposti gran parte dei costumi francesi tra i quali il senso di marcia a destra. Secondo alcuni storici Napoleone scelse il lato destro perchè era mancino. Ovviamaente gli inglesi non si adeguarono ai costumi dei nemici e successivamente diffusero le proprie abitudini alle colonie conquistate. Negli Stati Uniti prevalsero le consutudini delle colonie francesi, olandesi, spagnole e portoghesi rispetto a quelle inglesi.
La guida a sinistra in Giappone risale al periodo Edo (1603-1867), quando i samurai usavano camminare sulla sinistra quando si incontravano, per evitare di sbattere le proprie spade (portate sulla sinistra) l'una contro l'altra. Nel 19o secolo, le prime ferrovie giapponesi vennero costruite con assistenza tecnica britannica, e le ferrovie adottarono il metodo britannico di procedere sulla sinistra (cosa che tra l'altro avviene anche in Italia, per i treni)".



Durante questa vacanza abbiamo preso tanti treni e molte metropolitane, oltre a qualche autobus e abbiamo avuto modo di osservare le persone, i loro vestiti, i loro movimenti. Il 99% dei giapponesi che legge sui mezzi di trasporto rilega il libro o la rivista che sta leggendo con della carta o con delle apposite copertine che sono in vendita in ogni grande magazzino...discreti fino all'eccesso? Schivi, timidi? Voglio dire, non si tratta di letture oscene (ho controllato, da vera italiana!), eppure...


A Tokyo ci siamo trovati una sera, diretti verso il quartiere di Shibuya e il suo famoso incrocio, a prendere la metropolitana durante l'ora di punta in cui tutti uscivano dagli uffici: che esperienza! Il caos c'era, ma era in caos calmo (!), ordinato. Tutti si mettevano in fila sui marciapiedi dove era contrassegnato il punto esatto in cui le porte della metro si sarebbero aperte e c'erano file riservate alle persone con necessita' particolari (disabili, bambini piccoli, ecc) che non venivano occupate, neppure alle 6 di sera in pieno momento "bollino rosso'!
Tutti, TUTTI, tutti indossavano: per gli uomini trench scuro su completo elegante, capelli leggermente brillantinati con pettinatura indietro, scarpe eleganti e assolutamnete impeccabili (davvero affascinanti gli uomini giapponesi); per le donne trench color cammello e abbigliamento casual chic, capelli curati.
Tutti, TUTTI, tutti possedevano un ombrello di colore trasparente oppure, ma in netta minoranza, bianco.
Non chiedetemi il motivo, ma cosi' e' stato...WOW


Il Giappone e' stato anche un'esperienza culinaria varia e gustosa, che ha saputo coinvolgere i bambini con saporti ottimi, ingredient freschi e una varieta' incredibile che ci ha permesso di mangiare in modo eccellente e diverso ogni giorno, sia a pranzo che a cena. Sushi, katzudon, ramen e udon, spiedini con ogni tipologia di ingrediente...


Al di la' dei templi meravigliosi, delle passeggiate indimenticabili, dei ciliegi in fiore e della stupenda abitudine di contemplare questo momento nei parchi come rito familiare e collettivo, al di la' della fioritura primaverile che ci ha accompagnato per tutto il viaggio, delle maiko e delle geiko (chiamate popolarmente gheishe), della cultura, dell'armonia, dei bagni termali onsen, dei parchi, dello spirito dei giapponesi quando si organizzano per un pic nic nel parco, al di la' degli stupendi cimiteri shintoisti, dei treni pazzeschi, dei futon per dormire, al di la' dei cerbiatti di Nara che non hanno paura dell'uomo ma anzi si avvicinano per farsi accarezzare e della magica foresta di bambu' di Arashiyama...al di la' di tutta questa meraviglia vorrei tornare in Giappone per scalare il monte Fuji; visitare le Alpi giapponesi; visitare le isole piu' remote; viaggiare e viaggiare; andare a trovare Yumi e ivano a Fukoka; fare esperianza dei quartieri piu' assurdi di Tokyo e della sua nightlife...Al prossimo giro dunque!!!


Tornati a Xiamen c'e' stata la tradizionale caccia alle uova per Pasqua e si e' aperta la stagione dei barbecue in giardino da noi, tra partenze imminenti di amici e arrive di nuove famiglie...
Noi siamo ancora parzialmente incerti sul nostro futuro...ed essere "parzialmete incerti" all'inizio di maggio la dice lunga sul grado di incertezza...:)


Nel frattempo ci godiamo i sapori nuovi del viaggio in Giappone, tra sushi e salsa di soia, e i racconti che una citta' come Xiamen sa sempre offrire, tra commercianti di ostriche, trafficanti di pietre preziose, autisti, venditori di marmo, piloti di aereo e ingegneri!!!





















DIARIO DI VIAGGIO