mercoledì 13 marzo 2013

Cina a prima vista

Eccomi, eccoci in cina da quasi un paio di settimane…
La fede è bravissima e a tratti commovente, si è ambientata meglio di tutti e la mattina corre felice incontro alla sua maestra (nome cinese non pervenuto, nome inglese Ella) per abbracciarla! Chissà che lingua parlano…ieri mi ha chiesto i nomi di alcuni animali in inglese, giraffa, mucca, leone, cane e gatto. Poi gioca a telefonare alle sue amiche in Italia (Melissa, Irene e Alice) e racconta che è in Cina e sta andando in un’altra scuola ma quando torna in Italia farà una festa grandissima. Alla Meli dice “Mi manchi tanto” e poi fa i disegni per la nonna Anna e per la nonna Rita e per loro raccoglie le foglie. A scuola per ora mangia solo riso in bianco…
Con fra sono giornate pienissime di tutto, in poco tempo bisogna decidere se andare ad abitare qui o lì, che contratto fare all’autista, la scuola, il telefono cinese (come si compra una sim?), il dottore, il parto…discutiamo, ci vogliamo bene, mi consola se per lo stress e un po’ di paura mi viene da piangere e mi fa da guida quando non mi ricordo le strade di questa città di 2 milioni di abitanti circa.

Ricordi sparsi di questi primi giorni:


CIBI: zampe di pollo in spiaggia, il ristornate italiano “la bettola” di stefano per andare sul sicuro anche se a me piace il thailandese, i pic nic per pranzo con i panini preparati a colazione e avvolti nel tovagliolo dell’hotel per trafugarli  - oggi mi hanno beccata, le merende con pane e marmellata al ritorno da scuola, ieri noodles a colazione perché ero stufa del resto.

VESTITI: tutti in spiaggia con l’ombrello, il piumino e i collant, yes!e che intappi le donne, si vestono davvero come le nostre modelle, peccato che non abbiano il fisico! Tacchi altissimi, abbinamenti chic ma anche cose assurde, come capita, occhiali giganti, maglioni di lana con una temperatura che di giorno è come a maggio in italia (bisogna dire però che non sudano, non so come)

NUMERI DI TELEFONO: il prezzo di un numero di telefono, di una sim card, è diverso a seconda delle cifre che lo compongono. Ad esempio, gli 8 costano molto perché più otto compongono il tuo numero, più sarà facile da pronunciare ed in generale bene augurante  Alcuni numeri, come ad esempio il 4, non sono invece considerati perché difficili da pronunciare.

TASTIERA DEL PC: ma come fanno ad abbinare i loro caratteri con le lettere dell’alfabeto? Le tastiere sono uguali alle nostre. Usano i suoni. Alla lettera A, per esempio, corrisponde un suono che è simile alla pronuncia di n ideogrammi, che compaiono su una lista. Si seleziona quello corretto e così via. Ecco perché ci mettono molto a scrivere al pc in inglese.

DOTTORE PRIMA DI ENTRARE IN CLASSE: all’arrivo a scuola, in cortile prima delle porte, ci sono i lavandini con il sapone e le salviette. Ci si lava le mani e poi si va dal dottore, che è una dottoressa seduta su uno sgabellino dietro ai lavandini. Ti guarda le mani, la bocca con una torcia, palpa le ghiandole del collo e misura la febbre. Poi ti consegna un piccolo biglietto: rosso se sei in salute, arancio se devi bere molto e verde se devi prendere delle medicine. Alla fine il bimbo entra e posiziona la tesserina in un tabellone, in corrispondenza del proprio nome/simbolo (la fede ha una gattina e in questi giorni ha preso sempre rosso).

FOTO E ABBRACCI: dobbiamo sembrare proprio strani, tutti ci guardano, soprattutto in spiaggia dove stiamo scoperti e ci mettiamo le creme. Ma in particolar modo la Fede è al centro dell’attenzione, la fermano per poter fare delle foto con lei, adulti e ragazzi, uomini e donne, genitori che chiedono di scattare una foto insieme ai loro figli. “She is so cute”,  “she is beautifull”. Lei all'inizio ci sta, poi un po’ si stufa e fa la timida, a fine giornata è stanca e dice di no. Ho visto persone, per strada, impazzire per lei, fermarsi e prenderla in braccio stringendola e andando in brodo di giuggiole. Poi “tra di loro” non si tengono neanche per mano...

GRATE:  capitolo a parte meritano le grate, che ci sono ovunque e dappertutto nelle case e nei grattacieli “cinesi”, anche al 30 piano. Ci dicono che sia per i ladri, poi ovviamente gli autoctoni, con il loro spirito casinaro e privi di gusto come sono, le usano per appenderci ogni tipo di oggetto, soprattutto panni da asciugare e lanterne rosse. L’effetto è orribile, un po’ come quello della miriade di parabole nei condomini con molti immigrati.

CANTIERI: ovunque, sempre, giorno e notte. Cantieri, cantieri, cantieri.

PERICOLO: non hai mai la sensazione di pericolo, né in taxi (la nostra seconda casa), né per strada. E’ una sensazione completamente diversa, per esempio, dal sud america dove in generale devi stare sempre all'erta  Con questo non so dire se i cinesi siano un popolo onesto o spaventato dalle conseguenze di un furto o abituato a viver semplicemente con quello che ciascuno ha a disposizione. Al momento mi sembrano davvero indecifrabili  anche per questo iniziale scoglio linguistico che prima supererò e meglio sarà.

LINGUA: inglese con gli expatriates come noi, inglese con i pochi cinesi che lo parlano, gesti, calcolatrice e numeri del cellulare con i cinesi, la maggioranza, che non  parlano inglese. In questo caso loro parlano cinese e noi italiano corredato di varie facce ed espressioni tipo “ahhhhhhhhhh” “ohhhhhhhhhhh”. Spesso ci si capisce, l’importante è far sembrare che nulla importa davvero. Il cinese mi sembra impossibile, come farò? Spesso viene convocato un esperto che fa da traduttore (ieri avevo appuntamento con un’agenzia immobiliare: arrivo e mi fanno capire che vanno a chiamare una persona in grado di parlare inglese. Che sorpresa nel trovarmi di fronte la ragazza del negozio di alimentari lì accanto, senza grembiule e vestita carina.
Alla prossima puntata per le case!!! stiamo aspettando la conferma di una casa che abbiamo visto due giorni fa, molto bella e che ci sembra umana e vivibile. l'attuale proprietaria e residente è una conduttrice della TV locale di Xiamen, una specie di simona ventura agli esordi ahahahahahah
le foto le manderò solo a contratto firmato, sto diventando scaramantica come i cinesi.....

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