Bella: e' accaduto che la Fede abbia ricevuto il suo nome cinese! La maestra da cui Federica va a lezione privata di mandarino il lunedi' pomeriggio le ha consegnato un bigliettino con il nome cinese: Fan Li Kai. Adesso anche la sua insegnante di cinese a scuola la chiama cosi'!
Come vi avevo spiegato quando ricevetti il mio nome, le possibili combinazioni per ottenere un nome cinese sono infinite: partendo dal suono, dal significato, inventandolo, dandosene uno semplicemente perche' piace...Pero' credo che se ricevi il nome da un maestro o da qualcuno a cui tieni il significato di quel nome equivale a un piccolo dono!
Federica ha da poco cambiato maestra per la lezione del lunedi', e la nuova insegnante e' la nostra amica Michelle, il che ha reso questo nome come una sorta di epifania.
Michelle (questo e' il nome inglese che lei si e' data, perche' esiste anche il processo inverso: lei si chiama Shu Mi da cui si e' auto-nominata Michelle) e' partita dal suono di Federica e ha combinato 3 diversi caratteri cinesi cercando di non andare lontano dalle sonorita' originali. Fan e' un

Li per gelsomino bianco e Kai per felicita' che deriva da una vittoria.
Strana: vi avevo parlato del tifone la scorsa puntata. Dopo la prima fase di emergenza che ha riguardato il ripristino della viabilita', della luce e dell'acqua per tutti, c'e' stata la fase 2 con lo sgombero delle piante cadute e di ogni tipo di materiale che fosse volato via, oltre al taglio dei rami pericolanti. Poi e' seguita la terza fase, ovvero la flebo agli alberi per aiutarli a infoltirsi!!! Cose mai viste!!!
Brutta: e' accaduto che per la prima volta io abbia comprato una confezione da 7 mascherine contro l'inquinamento, con speciali filtri per le polveri sottili. Tutti sappiamo che l'inquinamento e' un problema gravissimo per la Cina e le immagini di Pechino perennemente avvolta da una cappa di smog non fanno quasi piu' inorridire. Xiamen e' considerata una perla del turismo e quindi le fabbriche sono state principalmente costruite fuori dal perimetro cittadino, inoltre tutta l'area metropolitana ospita tanti parchi ed aree verdi.
Ma le cose stanno cambiando, la citta' sta crescendo a dismisura e noi ne siamo testimoni...se penso a quello che vedevamo quattro anni fa dalle finestre che guardano il mare e a quello che vedo oggi...al di la' del mare non c'era nulla, solo una sottile striscia di terraferma oltre la baia. Ora i grattacieli e le gru si susseguono senza sosta. Sempre piu' aerei fanno scalo a Xiamen, sempre piu' persone si trasferiscono qui dalla campagna alla citta'. Mi dicevano che 6 anni fa intorno alla scuola dove va la Fede c'erano solo e soltanto piantagioni di banana, mentre oggi ci sono solo e soltanto palazzi in costruzione e gru.
L'indice della qualita' dell'aria (AQI se volete fare qualche ricerca) dovrebbe essere sotto ai 50 per essere considerato accettabile e a Xiamen spesso, generalmente, lo e', attestandosi attorno ai 45. Ma ci sono periodi in cui e' molto piu' elevato. In Italia, a Milano per esempio, quando l'AQI e' oltre i 50, il Comune fa scattare le misure antitraffico con le targhe alterne. Oggi e' 166 per dare un'idea. Ho comprato le mascherine per Checco, perche' lui va in bici a prendere il traghetto per andare al lavoro. Oltre i 150 consigliano di non fare uscire i bambini, di tenere le finestre chiuse e di accendere i purificatori per l'aria (se si hanno, altrimenti l'aria condizionata perche' i condizionatori hanno comunque dei filtri. Comunque?).
Oggi la scuola della Fede ha mandato un avviso dicendo che i bambini non verranno fatti uscire, mentre quella di Diego, che e' vicino al mare e molto piu' piccola, dice che da loro l'aria e' piu' sana e chiede ai genitori se abbiamo strumenti per misurare la qualita' dell'aria da condividere con l'asilo...A Pechino spesso l'AQI e' oltre 400 e nelle scuole, in ogni classe, funzionano 2 o 3 macchine per purificare l'aria...Nelle giornate piu' inquinate le scuole piu' prestigiose di Pechino azionano una copertura, una sorta di capotte o di bolla se volete per chiudere la scuola dentro questa protezione e purificare l'aria all'interno....sembra fantascienza ma e' realta'...
Ovviamente poi ci sono un milione di app per il cellulare, per tenersi aggiornati sui livelli di inquinamento, citta' per citta', quartiere per quartiere.
E dopo? Bo, probabilmente moriremo tutti attaccati ai nostri cellulari mentre stavamo controllando qualche valore.
Oggi forse e' un Bad China Day, pero' mi sembra che il mondo stia esagerando. Ma non solo il mondo. Ho scritto alla scuola per avere informazioni e ho postato alcuni messaggi nella chat dei genitori. Alcuni hanno risposto di essere preoccupati quanto me, altri mi hanno detto che la scuola ha altre cose a cui pensare!!!
Il mondo, la mia citta', alcune famiglie che conosco vanno in una direzione che non riesco a comprendere e non posso nemmeno alzare la mano e chiedere di avere piu' informazioni? Sarebbe meraviglioso se il globale tornasse ad essere un po' piu' locale e tutti ci dessimo una calmata pensando che da certe situazioni non si torna indietro.
Forse qui in Cina la percezione di questo meccanismo e' piu' forte e piu' evidente che altrove.
Stamattina sono andata a ritirare un pacco di un'acquisto on line che avevamo fatto. In Cina tutti comprano on line. Vi avevo gia' detto che la quantita' di corrieri che ogni giorno consegna ogni genere di merce e' impressionante (uno dei miei ultimi acquisti e' stato un sacco di farina da 25 kg, fatta in Francia e proveniente da Shanghai....da dividere con 2 amiche italiane, 8 kg ciascuna...)...comunque...se il corriere non trova nessuno a casa oppure se il pacco e' di piccole/medie dimensioni, lo lascia in un deposito che si chiama "bird nest", "nido d'uccello". Si tratta di tante cassettine, tipo cassette postali. Ogni palazzo ha almeno un paio di bird nests.
L'acquirente riceve un messaggio con la password da digitare per far aprire lo sportello della propria cassetta postale. Ma oggi ho scoperto che se il pacco viene lasciato in deposito per piu' di 24 ore, al ritiro bisogna pagare 1 Y per ogni giorno (circa 12 centesimi di euro). Ma come si paga? Con WeChat naturalmente! Con il telefono ho scansito il codice della mia cassetta e il prelievo e' subito avvvenuto! Come ho fatto a capirlo? WeChat ha anche una funzione di traduzione che traduce i messaggi nella lingua del sistema operativo del telefono.....
A me questa facilita' di utilizzo della tecnologia sembra pazzesca. In Italia e' cosi'? Qui davvero tutti usano WeChat ed in generale le applicazioni per il telefono sono imbarazzanti per la facilita' di accesso. Per me che sono nata con carta e matita e' una meraviglia poter capire come funziona qualcosa in modo cosi' intuitivo. Ovviamente Diego e Federica trovano normale tutto cio' e se non riesco a fare qualcosa la Fede mi dice di usare WeChat oppure di scrivere una mail al suo maestro!
Rovescio della medaglia: la gente e' perennemente attaccata al cellulare perche' puoi davvero fare tutto, 24 ore su 24...e di conseguenza c'e' sempre qualcosa da fare.
Secondo rovescio: i corrieri girano su motorini, i pacchi vanno consegnati, la mia farina e' arrivata in aereo dalla Francia e poi in aereo da Shanghai...(ma la farina cinese e' fatta con la plastica, cosa posso fare????).....e il mondo e' sempre piu' inquinato....
Mi perdo in queste contraddizioni.....
Per il resto tutto bene e tutto regolare. E' ufficiale che torneremo in Italia per le vacanze di Natale. La Fede e' tutta proiettata alla neve, alle vacanze, al Natale ed e' gia' un paio di settimane che disegna bigliettini di Natale per i nonni. Diego dice che lui si ricorda benissimo della neve (!!!) e che non vede l'ora di andare sullo slittino perche' ci sa andare velocissimo.
Credo che resteremo sconvolti dal freddo...da qualche giorno le temperature si sono abbassate qui e sono intorno ai 24 gradi. Ho messo la trapuntina ai letti perche' e' freschino!!! Vi ricordate quando prendevo in giro i locali perche' si coprivano mentre per me era ancora caldo? Non sopporto l'idea di bere acqua tiepida tutto il giorno ma su vestiti e coperte sto cambiando!!!
Infine, andando a ritroso, abbiamo organizzato con altre famiglie una grande festa di Halloween in giardino da noi con giochi all'aperto e la classica trick or treat parade, ovvero gruppetti di bambini che vanno di appartamento in appartamento chiedendo "dolcetto o scherzetto" per ricevere una manciata di caramelle da ogni casa. E' stato divertente!